OMOFOBIA: il no a ogni discriminazione costituisce il caposaldo di ogni società civile

Martedì 19 luglio ho partecipato al presidio organizzato in piazza Castello daArcigay Torino in occasione della discussione alla Camera della proposta di legge contro l’omofobia e la transfobia, alla cui votazione i parlamentari saranno chiamati nei prossimi giorni.
Ho aderito al presidio per spirito di solidarietà e per ribadire la ferma condanna di ogni iniziativa che tenda a discriminare le persone in base alla razza, al credo religioso, al genere, all’orientamento sessuale. Il no a ogni discriminazione costituisce infatti il caposaldo di ogni società civile.
Sulla legge in discussione al Parlamento mi auguro che l’Italia sappia cogliere l’occasione di rendersi più europea, riconoscendo la necessità di darsi regole di convivenza civile su cui tutte le società democratiche poggiano. E’ tempo che anche il nostro Paese adotti una specifica legislazione contro l’omofobia e a favore di tutte le coppie formate da persone dello stesso sesso.
Non sarà una legge a sconfiggere l’odio e gli atti di intolleranza cui quotidianamente assistiamo verso le comunità Lgbt, ma certamente il voto delle prossime ore rappresenta un passo importante perché dà indicazioni precise su quale strada questo Paese vuole percorrere e su che tipo di società abbiamo intenzione di costruire.

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